Amministrazione Trasparente

Prevenzione della corruzione – Segnalazioni interne (whistleblowing)

Data di pubblicazione: 21/09/2022

Data di ultimo aggiornamento: 06/12/2024

Prevenzione della corruzione – Segnalazioni interne (whistleblowing)

La legge n.179/2017, modificando l’art. 54-bis del D. Lgs. 30.03.2001 n. 165, ha introdotto nuove e importanti tutele per i dipendenti pubblici che segnalano eventuali condotte illecite riscontrate nell’ambito della propria attività lavorativa (whistleblowing) ed ha obbligato le Pubbliche Amministrazioni ad utilizzare modalità anche informatiche e strumenti di crittografia per garantire la riservatezza dell’identità del segnalante, del contenuto delle segnalazioni e della relativa documentazione. In attuazione della Direttiva (UE) 2019/1937, è stato successivamente emanato il d.lgs. n. 24 del 10 marzo 2023 riguardante “la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali” che ha superato la precedente disciplina di cui all'art. 54-bis del D.Lgs n. 165/2001.
Pertanto, in ottemperanza alle sopracitate disposizioni di legge, il Comune di Masainas ha attivato un canale informatico per la segnalazione da parte dei dipendenti comunali all’indirizzo:

http://comunedimasainas.whistleblowing.it

Attraverso questa piattaforma:

  • la segnalazione viene fatta attraverso la compilazione di un questionario e può essere inviata in forma anonima;
  • la segnalazione viene ricevuta dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione (RPC) e gestita garantendo la confidenzialità del segnalante;
  • la piattaforma permette il dialogo, anche in forma anonima, tra il segnalante e l’RPC per richieste di chiarimenti o approfondimenti, senza quindi la necessità di fornire contatti personali;
  • la segnalazione può essere fatta da qualsiasi dispositivo digitale (pc, tablet, smartphone) sia dall’interno dell’ente che dal suo esterno. La tutela dell’anonimato è garantita in ogni circostanza.

Si rammenta, inoltre, che le segnalazioni possono essere anche effettuate, tramite un protocollo riservato in grado di garantire la necessaria tutela e riservatezza del pubblico dipendente, direttamente all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) all’indirizzo di posta elettronica: whistleblowing@anticorruzione.it.

 

INFORMATIVA WHISTLEBLOWING ai sensi dell'articolo 13 del Regolamento (UE) 2016/679

Il Comune di Masainas, nell’ambito delle proprie finalità istituzionali e in adempimento agli obblighi previsti dall’art. 13 del Regolamento UE 2016/679 ("Regolamento"), fornisce informazioni in merito al trattamento dei dati personali da Lei conferiti al fine di segnalare condotte illecite presso l’amministrazione (whistleblowing).

Titolare del trattamento

Il Titolare del trattamento è il Comune di Masainas (pec protocollo.masainas@pec.comunas.it - tel. 078196 111) nella persona del Sindaco pro tempore.

Responsabile della Protezione dei Dati

Il Responsabile della Protezione dei Dati (RDP o DPO) è la Nicola Zuddas s.r.l. (e-mail privacy@comune.it - pec privacy@pec.comune.it) 

Categorie di dati personali, finalità e base giuridica del trattamento

Il trattamento in questione comporta il conferimento al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) dell’ente, tramite compilazione di un form su apposita procedura web, di dati anagrafici, codice fiscale, dati di contatto e, eventualmente, dati sulla qualifica professionale, nonché di dati e informazioni ulteriori connessi alla condotta illecita riportata.


Finalità del trattamento

I dati forniti verranno trattati esclusivamente per l’istruttoria della segnalazione ai sensi del Decreto legislativo 10 marzo 2023, n. 24 e della della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2019, riguardante la protezione delle persone che segnalano violazioni del diritto dell'Unione e recante disposizioni riguardanti la protezione delle persone che segnalano violazioni delle disposizioni normative nazionali.
 

Modalità di trattamento e destinatari dei dati personali

Al fine di garantire la riservatezza del segnalante per tutta la durata della gestione della segnalazione, l’identità dello stesso sarà conosciuta solo dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) dell’ente. Ad eccezione dei casi in cui sia configurabile una responsabilità a titolo di calunnia e di diffamazione ai sensi delle disposizioni del codice penale o dell’art. 2043 del codice civile e delle ipotesi in cui l’anonimato non sia opponibile per legge (ad esempio, indagini penali, tributarie o amministrative, ispezioni di organi di controllo), l’identità del segnalante viene protetta in ogni contesto successivo alla segnalazione. Pertanto, fatte salve le citate eccezioni, l’identità del segnalante non può essere rivelata senza il suo espresso consenso, e tutti coloro che ricevono o sono coinvolti nella gestione della segnalazione sono tenuti a tutelare la riservatezza di tale informazione. In questo ambito, i trattamenti di dati personali effettuati dai soggetti obbligati possono essere considerati necessari per adempiere a un obbligo legale al quale è soggetto il titolare del trattamento (art. 6, § 1, lett. c) del Regolamento), e, con riguardo a categorie particolari di dati (art. 9, § 2, lett. b) del Regolamento in relazione all’art. 54-bis,) o a dati relativi a condanne penali e reati, possono, altresì, essere considerati necessari per l’esecuzione di un compito di interesse pubblico contemplato dall’ordinamento (art. 6, § 1, lett. e) e art. 9, § 2, lett. g) e 10 del Regolamento). Il trattamento dei dati personali è improntato ai principi di correttezza, liceità e trasparenza e di tutela della riservatezza e dei diritti dell’interessato, nonché agli ulteriori principi previsti dall’art. 5 del Regolamento.

ll trattamento dei dati personali verrà effettuato esclusivamente dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) dell’ente, con l’utilizzo di procedure anche informatizzate, dotate di strumenti di crittografia per garantire la riservatezza dell’identità del segnalante e del contenuto delle segnalazioni e della relativa documentazione, adottando misure tecniche e organizzative adeguate a proteggerli da accessi non autorizzati o illeciti, dalla distruzione, dalla perdita d’integrità e riservatezza, anche accidentali.


Tempi di conservazione

I dati verranno conservati per il tempo strettamente necessario alla gestione della segnalazione, in ogni caso non superiore ai 5 anni o comunque per tutta la durata dell’eventuale procedimento disciplinare, penale o dinanzi la Corte dei Conti.

 

Destinatari e categorie di destinatari dei dati personali.

I dati personali non saranno comunicati ad altri soggetti, ad esclusione dei casi sopra indicati, così come non saranno oggetto di diffusione.


Conferimento dei dati

Il conferimento dei dati personali è facoltativo. Il mancato conferimento potrebbe tuttavia pregiudicare l’istruttoria della segnalazione: le segnalazioni anonime, infatti, verranno prese in considerazione solo ove si presentino adeguatamente circostanziate e rese con dovizia di particolari, in modo da far emergere fatti e situazioni connessi a contesti determinati.


Diritti degli interessati e modalità di esercizio

In qualità di interessato ha diritto di ottenere dall’ente, nei casi previsti dal Regolamento, l’accesso ai dati personali, la rettifica, l’integrazione, la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento ovvero di opporsi al trattamento medesimo (artt. 15 e ss. del Regolamento). La richiesta potrà essere presentata, senza alcuna formalità, contattando direttamente il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) dell’ente all’indirizzo di posta elettronica personale disponibile alla home page dell’ente. Gli interessati che ritengano che il trattamento dei dati personali a loro riferiti avvenga in violazione di quanto previsto dal Regolamento hanno, inoltre, il diritto di proporre reclamo all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, come previsto dall'art. 77 del Regolamento stesso, o di adire le opportune sedi giudiziarie (art. 79 del Regolamento).

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